Andrea Pacciani
EDIZIONE 2017

Veneziano, si è laureato in Architettura al Politecnico di Milano e ha svolto attività didattica in collaborazione con l’Università di Parma. Ha ricevuto il 2° premio al concorso internazionale “Marsham Street” Urban Design Competition, Londra (1996); ha organizzato “Le forme della tradizione”, Parma (2004), convegno con atti pubblicati da Franco Angeli; ha esposto alla Biennale di Venezia (2006) 10° Mostra Internazionale di Architettura nella Mostra Città di Pietra con un progetto su Punta Perotti a Bari.
Nel 2008 ha vinto il Palladio Award a Boston, premio internazionale per l’architettura classica e tradizionale.
Nel 2010 ha vinto a Washington D.C. il secondo premio “A Living Presence” sull’Architettura Sacra dalla Catholic University of America per un progetto in Vaticano. Il suo lavoro è stato pubblicato su varie riviste di settore nazionali ed internazionali, e sul web. Fondatore di USHAK, dove ricrea oggetti scomparsi, nel 2013 inizia a riprodurre con la stampa 3D gli oggetti prodotti dagli artigiani del 1600 in avorio. Pochissimi di questi sono giunti sino a noi, anche se erano piuttosto diffusi nelle corti europee nel XVII e XVIII secolo. Nell’Ottocento scompaiono gli artigiani e i loro strumenti in grado di lavorare così finemente l’avorio, senza praticamente lasciare traccia. I “keepers of joy” di USHAK vengono oggi realizzati in poliammide sinterizzata in 3D Printing, rifinita e verniciata a mano. Si ispirano alle torniture ornamentali in avorio dei secoli scorsi che si collezionavano per il gusto formale e materiale che potevano appagare il senso estetico e del possesso.
Forme senza tempo, nelle proporzioni e le armonie dell’età dell’esaltazione della forma. Quella di Grolliere de Serviere è una delle poche collezioni di cui abbiamo testimonianza documentale e dai cui disegni sono rinati “I Porta Gioia”, ideali per ospitare gioielli di prestigio, fedi nuziali, anelli di fidanzamento.
Grollier A

Grollier B
